
Già nel 1588 viene menzionata l’esistenza della chiesa di San Lorenzo nelle Croniche redatte dal cronista locale Paolo Biondi, come edificio posto al quinto posto delle parrocchie di Acquapendente. Notizie concrete dell’edificio di culto le ritroviamo più cospicue solo nel 1871 quando la sede parrocchiale viene trasferita nella chiesa di San Michele Arcangelo, e in seguito nel 1875 nella chiesa di Santo Stefano. Nel 1877 viene demolita le precedente chiesa e viene inaugurata la nuova su progetto di Guglielmo Melluzzi intitolata ai santi Lorenzo levita e martire e Michele Arcangelo, in memoria dei precedenti edifici di culto.
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CHIESA DI SAN LORENZO
LA STORIA
Già nel 1588 viene menzionata l’esistenza della chiesa di San Lorenzo nelle Croniche redatte da Paolo Biondi, come edificio posto al quinto posto delle parrocchie di Acquapendente. Notizie concrete dell’edificio di culto le ritroviamo più cospicue solo due secoli più tardi, ed esattamente nel 1871 quando la sede parrocchiale viene trasferita nella chiesa di San Michele Arcangelo, e in seguito nel 1875 nella chiesa di Santo Stefano. Nel 1877 viene demolita le precedente chiesa e viene inaugurata la nuova su progetto di Guglielmo Melluzzi intitolata ai santi Lorenzo levita e martire e Michele Arcangelo, in memoria dei precedenti edifici di culto. Nel 1880 La famiglia Costantini faceva edificare all’interno dell’edificio la cappella del Sacro Cuore, commissionando anche una pala d’altare con la raffigurazione del Sacro Cuore di Gesù dal pittore Luigi Fontana. E ancora alla fine del XIX secolo, a testimonianza del grande fervore che ruotava ancora attorno alla chiesa, troviamo un’altra opera firmata e datata Vincenzo Pacelli, 1888 con la raffigurazione della Madonna Immacolata tra San Lorenzo e San Michele Arcangelo. In seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale la chiesa subì numerosi restauri, particolarmente rivolti al suo interno.
DESCRIZIONE
La facciata della chiesa di San Lorenzo si presenta nelle sue forme neoclassiche realizzate nel 1877. Una doppia rampa di scale simmetriche ci conduce all’alto podio da cui si accede al portale di accesso, realizzato con una semplice struttura trilitica sormontata da un timpano. Quattro lesene di ordine tuscanico gigante disposte simmetricamente due per lato ai lati del portale, inquadrano al centro della facciata un piccolo oculo. Chiude in alto un grande e semplice timpano.
All’interno l’essenzialità delle forme neoclassiche dei grandi archi a tutto sesto caratterizza la grande ed unica navata sormontata da volta a botte. Entrando, subito a ridosso della bussola, troviamo sulla destra una scala a chiocciola in ferro che da accesso alla balconata soprastante.
Sulle parete laterale destra troviamo davanti al Battistero la tela con la raffigurazione della Madonna Immacolata tra San Lorenzo e San Michele Arcangelo, realizzata da Vincenzo Pacelli nel 1888. Segue subito dopo la Cappella del Sacro Cuore, commissionata nel 1880 dalla famiglia Costantini. Sopra l’altare, la tela raffigurante il Sacro Cuore di Gesù, realizzata dal pittore Marchigiano Luigi Fontana, allievo di Tommaso Minardi. La zona absidale conserva un crocifisso ligneo del XVI secolo e nella calotta una raffigurazione radiale con alla base 4 clipei, all’interno dei quali sono raffigurati i quattro simboli degli evangelisti, al centro, la colomba dello Spirito Santo all’interno di un tondo. Sulla parete sinistra, posto di fronte all’altare del Sacro Cuore, il secondo altare è intitolato alla Madonna della Salute. L’affresco del XVI secolo sopra l’altare con la Madonna in trono con Bambino e angeli, è l’unica opera superstite della decorazione originaria della chiesa. Più volte rimaneggiata, questa opera ha subito l’ultimo intervento di restauro nel 1987. Prima di uscire dalla chiesa troviamo il battistero in maiolica invetriata del XVI secolo. Sul lato sinistro della chiesa era presente una lunetta su tavola con Cristo in Pietà tra angeli degli inizi del XVI secolo, ora conservata presso il museo della città, nella sede del palazzo vescovile.
BIBLIOGRAFIA
AA.VV. Acquapendente e il suo territorio. Regione Lazio, Assessorato alla Cultura, Spettacolo, Sport e Turismo. Direzione regionale cultura, sport e turismo, area valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale. Avellino 2004.
Agostini A., Le chiese di Acquapendente, Acquapendente 1987.
Pietro Paolo Biondi, Le Croniche di Acquapendente. Descrizione della terra d’Acquapendente con la sua antiquità, nobiltà, governo, usanze ed altre cose (ed. a stampa del manoscritto ddl 1588) Acquapendente 1984.
Lise G., Acquapendente. Storia. Arte. Figure. Tradizioni, Acquapendente 1971.
Le opere d’arte della chiesa di San Lorenzo di Acquapendente sono state catalogate sui modelli inventariali nel 1993 dalla Soprintendenza BAS di Roma (Catalogratrice A. Capriotti); le schede sono state revisionatenel 2003 da P. Grassi per la Regione Lazio.
Acquapendente arte città, chiesa di San Lorenzo.