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La chiesa di Santa Vittoria è la più antica chiesa parrocchiale di Acquapendente. Costruita in stile gotico, venne rimaneggiata e completamente trasformata alla metà del XVIII secolo dal Priore Don Giovanni Vitali, a sue spese, ornandola pure di una statua lignea in onore della Madonna del Fiore realizzata da Giovanni Bulgarini da Piancastagnaio.
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Parrocchia Tel: 0763/734200
CHIESA DI SANTA MARIA DELLA VITTORIA
LA STORIA
La chiesa di Santa Vittoria è la più antica chiesa parrocchiale di Acquapendente. Nelle “Croniche di Acquapendente”, P. P. Biondi cita Santa Vittoria come la più importante delle sei chiese curate (le altre sono S. Lorenzo, S. Giovanni, S. Pietro, S. Angelo, S. Sepolcro). Intorno all’antica pieve di Santa Vittoria si sviluppò il primo nucleo abitativo della città Acquapendente. Nel 1588 Acquapendente apparteneva alla diocesi di Orvieto e Santa Vittoria aveva il titolo di chiesa priorale che tenne fino a quando, nel 1649, la chiesa del S. Sepolcro venne elevata a Cattedrale e dichiarata capoluogo di diocesi. La chiesa costruita in stile gotico, venne rimaneggiata e completamente trasformata alla metà del XVIII secolo grazie alla volontà e all’impegno economico del Priore Don Giovanni Vitali. La forma architettonica attuale si deve alle ristrutturazioni attuate nell’800 dal’architetto Guglielmo Meluzzi.
DESCRIZIONE
La facciata è a capanna semplice, di ordine tuscanico gigante a lesene, con trabeazione epigrafata e timpano. Una scala a doppia rampa sale all’ingresso che si apre su una sorta di arengario. L’interno è diviso in tre navate: quella centrale più alta e coperta da volta a botte, mentre quelle laterali, più basse, hanno la volta a vela. A metà delle navate si aprono due cappelle parallele. Due file di pilastri a sezione rettangolare dividono le tre navate. Una volta entrati percorrendo la navata destra incontriamo la cappella della Madonna del santo Rosario, costruita nel 1929. Un’altare in marmo ospita la moderna statua della Vergine con Bambino tra due santi. Superata la porta che da accesso alla sacrestia, si giunge alla fine della navata centrale. Attraverso tre gradini si accede al presbiterio, delimitato da una balaustra in marmo, dove è collocata, al centro dell’abside, una statua opera di Giovanni Bulgarini e datata al 1751. La scultura è in legno di ciliegio e rappresenta la Madonna del Fiore. La Vergine stringe nella mano destra un mazzetto di ciliegie mentre con quella sinistra sorregge il Bambino che sostiene a sua volta un uccellino. Fino al 1986, al posto di questa statua, vi era quella commissionata dalla famiglia Biondi, intorno al XVI secolo, rappresentante Santa Vittoria, come è confermato dalla scritta sulla fascia de catino absidale: “Deus almae victoriae oratu, debitas poenas scelerum remitte”. Il popolo di Acquapendente è molto devoto alla Madonna del Fiore e il 15 maggio di ogni anno le dedica una festa durante la quale la statua viene portata in processione in ricordo del miracolo avvenuto nel 1166, quando, un legno secco di albero di ceraso fiorì miracolosamente dando al popolo la forza di ribellarsi a Federico Barbarossa. Proseguendo nella navata sinistra la troviamo priva di opere a metà navata vi è la cappella dedicata all’Annunziata, anche questa costruita nel 1929. A decoro dell’altare troviamo una tela del XVIII secolo con un’Annunciazione. Sopra al portale, nella parete di controfaccia, Una bella balconata caratterizzata da marmi policromi.
BIBLIOGRAFIA
AA.VV. Acquapendente e il suo territorio. Regione Lazio, Assessorato alla Cultura, Spettacolo, Sport e Turismo. Direzione regionale cultura, sport e turismo, area valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale. Avellino 2004.
Agostini, Le chiese di Acquapendente, Acquapendente 1987;
Biondi P., Le origini del comune di Acquapendente e la Madonna del Fiore, Acquapendente 1966;
Costantini N., Memorie storiche di Acquapendente, Acquapendente 1982;
Lise G., Acquapendente. Storia. Arte. Figure. Tradizioni, Acquapendente 1971.
Le opere d’arte della chiesa di Santa Vittoria di Acquapendente sono state catalogate sui modelli inventariali nel 1993 dalla Soprintendenza BAS di Roma (Catalogratrice A. Capriotti); le schede sono state revisionate nel 2003 da P. Grassi per la Regione Lazio.
Acquapendente Arte città, Chiesa di Santa Vittoria.