
L’attuale denominazione di fonte dei “Mascheroni” entrò in uso solo quando la fonte venne ristrutturata nell’ottocento grazie all’intervento dell’architetto G. Meluzzi, che ne curò il progetto con lesene e cornicioni, ponendo delle maschere grottesche intorno ai cannelli dell’acqua. La fonte fa da scena alla piazzetta che si apre sotto il livello di Via XV Maggio.
Info: Numero Verde: 800-411834
FONTE DEL RIGOMBRO
STORIA E DESCRIZIONE
L’aspetto attuale della fonte del Rigombo si deve al riassetto urbanistico di alcune delle aree della città avvenuto nella seconda metà dell’ottocento. Acquapendente è stata fin dalle sue origini, una terra ricca di sorgenti naturali, che scaturiscono al contatto dei depositi tufacei con le colate laviche sottostanti. La fonte era già in uso nel XVI secolo, come risulta dagli scritti del Biondi, cronista locale del XVI sec., che la menziona “ et la fonte verso Santaa Vittoria si domanda del Rigombo”. La sorgente all’inizio era raccolta in fosse ed era utilizzata solo per gli animali, mentre dove scaturiva, l’acqua era perfettamente limpida e potabile. Il nome di fonte del Rigombo deriva probabilmente dal latino “recumbere ”, ossia riposarsi, ma anche sostare, volendo intendere che la fonte era luogo di interruzione del cammino per il viaggiatore e per la sua cavalcatura, aspetto messo anche in analogia con il percorso della via francigena che passava proprio a fianco della fontana.. L’attuale denominazione di fonte dei“Mascheroni” entrò in uso solo quando la fonte venne ristrutturata nell’ottocento grazie all’intervento dell’architetto G. Meluzzi, che ne curò il progetto con lesene e cornicioni, ponendo delle maschere grottesche intorno ai cannelli dell’acqua. La fonte fa da scena alla piazzetta che si apre sotto il livello di Via XV maggio. Sei archi ciechi con al centro un corpo più avanzato, dove la nicchia centrale ospita una finta concrezione rocciosa da cui scaturisce un flutto d’acqua. Ai lati, tre per lato, disposti simmetricamente rispetto al corpo centrale, dei mascheroni che spruzzano attraverso delle piccole cannelle, l’acqua. Questa viene raccolta all’interno di una vasca che corre lungo tutto l monumento. L’inserimento di Lesene, maschere grottesche e cornicioni, inquadra perfettamente l’aspetto della fonte all’interno di una tipologia definibile neoclassica.
BIBLIOGRAFIA
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Acquapendente città d’arte, fonte della Rugarella.