
L’aspetto della fonte della Rugarella si deve al riassetto urbanistico di alcune delle aree della città avvenuto nella seconda metà dell’ottocento ad Acquapendente. La fonte, che si trova all’interno della città, è denominata come “fonte delle Sugarelle o Rugarella” per la sua collocazione presso l’omonima via. Alla fine dell’ottocento, grazie all’intervento dell’architetto Guglielmo Meluzzi, venne ristrutturata la fonte, conferendole il suo aspetto monumentale.
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FONTE DELLA RUGARELLA
STORIA E DESCRIZIONE
L’aspetto della fonte della Rugarella si deve al riassetto urbanistico di alcune delle aree della città avvenuto nella seconda metà dell’ottocento ad Acquapendente. La cittadina è stata fin dalle sue origini, una terra ricca di sorgenti naturali, che scaturiscono al contatto dei depositi tufacei con le colate laviche sottostanti. La fonte era già in uso nel XVI secolo, come risulta dagli scritti del Biondi, cronista locale del XVI sec., che la definisce con l’appellativo “fonte del Canale”. La sorgente all’inizio era raccolta in fosse ed era utilizzata solo per gli animali, mentre dove scaturiva, l’acqua era perfettamente limpida e potabile. La fonte, che si trova all’interno della città, è denominata come “fonte delle Sugarelle o Rugarella” per la sua collocazione presso l’omonima via. Alla fine dell’ottocento, grazie all’intervento dell’architetto Guglielmo Meluzzi, venne ristrutturata la fonte, conferendole il suo aspetto monumentale. Quattro grandi archi, aperti e protetti da grate per permettere l’areazione del vano di raccolta, sono collocati ognuno in corrispondenza di una testa leonina, da cui attraverso dei cannelli sgorga l’acqua che si riversa nella vasca di raccolta sottostante, ampia tutta la larghezza della piazza. La fonte fa da scena allo slargo, e attraverso la sua realizzazione monumentale caratterizzata da maschere leonine inserite entro archi, lesene e cornicioni, inquadra perfettamente l’aspetto della fonte all’interno di una tipologia definibile neorinascimentale.
BIBLIOGRAFIA
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Acquapendente città d’arte, fonte della Rugarella.